Discussione:
L'arte di levigare e lucidare un fossile, una pietra...
(troppo vecchio per rispondere)
Roberto
2007-04-10 10:14:13 UTC
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Ciao a Tutti!

al mineral show di Bologna ho notato fantastici e artistici oggetti
dalla superficie levigata...tronchi fossili e pietre di varia natura
che dopo la lucidatura mostrano tutto il loro splendore.

Mi è stato detto che per questo tipo di lavorazione si usano dei
dischi di polvere di diamante con diverse grane.

Qualcuno sa darmi qualche consiglio sugli step di lavorazione
necessari e soprattutto se tramite web sia possibile acquistare questi
dischi? ( a Bologna mi è stato detto che in germania è possibile
acquistarli a prezzi nettamente più bassi rispetto all'Italia.)

Grazie, Roberto
Adriano
2007-04-12 18:28:19 UTC
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Post by Roberto
Qualcuno sa darmi qualche consiglio sugli step di lavorazione
necessari e soprattutto se tramite web sia possibile acquistare questi
dischi?
Ciao,
ti posso indicare un metodo molto grezzo che può funzionare:
taglia una superficie piatta con un "frullino" per uso domestico (14 euro
dal ferramenta). Non è facilissimo: devi fissare la roccia in qualche modo.
Sgrossa con carta vetrata e acqua. Lucida la superficie tagliata
strofinandola con movimento circolare su una lastra di vetro con pasta
abrasiva da carrozziere e acqua (scatolina "fai da te" dall'autoricambi). Il
vetro deve essere molto spesso e molato altrimenti ci si fa male (come
minimo arrotondare gli spigoli con carta vetrata). Ovviamente l'ingrediente
fondamentale è l'olio di gomito. Se non si ha una morsa per bloccare la
roccia e uno spesso vetro molato non vale la pena di provarci. E comunque
molta attenzione: non vorrei che qualcuno restasse monco per colpa mia :-)

Una cosa più semplice e di sicuro successo è spennellare dello smalto da
unghie trasparente solo sulla superficie del fossile. E' protettivo, lucida,
scurisce il colore con effetto "bagnato" e sulla roccia spaccata, non
tagliata, risalta moltissimo la bestiolina.

Forse i paleontologi non saranno d'accordo con questi trattamenti
cosmetici... :-)

Adriano
Roberto
2007-04-14 18:16:23 UTC
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Post by Adriano
Post by Roberto
Qualcuno sa darmi qualche consiglio sugli step di lavorazione
necessari e soprattutto se tramite web sia possibile acquistare questi
dischi?
Ciao,
taglia una superficie piatta con un "frullino" per uso domestico (14 euro
dal ferramenta). Non è facilissimo: devi fissare la roccia in qualche modo.
Sgrossa con carta vetrata e acqua. Lucida la superficie tagliata
strofinandola con movimento circolare su una lastra di vetro con pasta
abrasiva da carrozziere e acqua (scatolina "fai da te" dall'autoricambi). Il
vetro deve essere molto spesso e molato altrimenti ci si fa male (come
minimo arrotondare gli spigoli con carta vetrata). Ovviamente l'ingrediente
fondamentale è l'olio di gomito. Se non si ha una morsa per bloccare la
roccia e uno spesso vetro molato non vale la pena di provarci. E comunque
molta attenzione: non vorrei che qualcuno restasse monco per colpa mia :-)
Una cosa più semplice e di sicuro successo è spennellare dello smalto da
unghie trasparente solo sulla superficie del fossile. E' protettivo, lucida,
scurisce il colore con effetto "bagnato" e sulla roccia spaccata, non
tagliata, risalta moltissimo la bestiolina.
Forse i paleontologi non saranno d'accordo con questi trattamenti
cosmetici... :-)
Adriano
Ciao Adriano,
grazie per il suggerimento. Anche io sono per i metodi "grezzi":)
infatti per questo lavoro ho recuperato un motore della lavatrice su
cui ho piazzato un bel disco quello per il flex grande, come supporto
per eventuali carte o paste abrasive. A questo punto è la
roccia(piccole dimensioni) che si muove sul disco rotante.

Vorrei iniziare a fare qualche prova con dei basalti lavici già
levigati dalle onde del mare...pensi che vada bene spalmare la pasta
abrasiva direttamente sul disco del flex, o dovrei incollare sullo
stesso disco qualcosa di meno ruvido e poi passargli la pasta?
Adriano
2007-04-15 13:46:41 UTC
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Post by Roberto
per questo lavoro ho recuperato un motore della lavatrice su
cui ho piazzato un bel disco quello per il flex grande
Vorrei iniziare a fare qualche prova con dei basalti lavici già
levigati dalle onde del mare...pensi che vada bene spalmare la pasta
abrasiva direttamente sul disco del flex, o dovrei incollare sullo
stesso disco qualcosa di meno ruvido e poi passargli la pasta?
Premesso che non so cos'è il "flex", penso che la pasta abrasiva devi usarla
su una superficie non solo liscia ma lucida, se vuoi lucidare la pietra. Io
appunto ho usato il vetro. E' soltanto la pasta diluita in acqua che deve
levigare la pietra e la superficie piana deve essere anche molto dura per
non essere erosa dalla pasta, ecco perchè il vetro. Il vetro comunque
diventerà satinato. Se vuoi usare la carta usala da sola per
sgrossare, poi la pasta da sola per lucidare.

A proposito del motore della lavatrice... mi viene in mente che reciclando
l'affettatrice della mortadella con un disco abrasivo al posto della lama si
può disporre anche di una comoda slitta per strofinare la roccia sul disco
:-))

Ma, scherzi a parte, tu vuoi soltanto levigare la superficie di un ciottolo?
Perchè allora non serve una superficie piana e probabilmente è pure
controproducente. Se è questo che vuoi fare prova ad usare uno di quei
trapanini a 32000 giri (tipo Dremel) con qualcuno dei suoi accessori per
levigare. Con quello entri anche negli interstizi delle superfici più
complesse. Questi trapanini non hanno una grande potenza ma un'altissima
velocità, che per levigare forse è l'ideale.

Concludo con una considerazione un po' triste, considerando dove ci
troviamo ;-) Levigare la superficie di un ciottolo marino gli fa perdere
una delle caratteristiche morfoscopiche utili a ricostruirne la natura e la
storia. In pratica un reperto geologico diventa bigiotteria. Temo che sia
così anche per i fossili...

Adriano
Roberto
2007-04-19 19:54:30 UTC
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Post by Adriano
Post by Roberto
per questo lavoro ho recuperato un motore della lavatrice su
cui ho piazzato un bel disco quello per il flex grande
Vorrei iniziare a fare qualche prova con dei basalti lavici già
levigati dalle onde del mare...pensi che vada bene spalmare la pasta
abrasiva direttamente sul disco del flex, o dovrei incollare sullo
stesso disco qualcosa di meno ruvido e poi passargli la pasta?
Premesso che non so cos'è il "flex", penso che la pasta abrasiva devi usarla
su una superficie non solo liscia ma lucida, se vuoi lucidare la pietra. Io
appunto ho usato il vetro. E' soltanto la pasta diluita in acqua che deve
levigare la pietra e la superficie piana deve essere anche molto dura per
non essere erosa dalla pasta, ecco perchè il vetro. Il vetro comunque
diventerà satinato. Se vuoi usare la carta usala da sola per
sgrossare, poi la pasta da sola per lucidare.
A proposito del motore della lavatrice... mi viene in mente che reciclando
l'affettatrice della mortadella con un disco abrasivo al posto della lama si
può disporre anche di una comoda slitta per strofinare la roccia sul disco
:-))
Ma, scherzi a parte, tu vuoi soltanto levigare la superficie di un ciottolo?
Perchè allora non serve una superficie piana e probabilmente è pure
controproducente. Se è questo che vuoi fare prova ad usare uno di quei
trapanini a 32000 giri (tipo Dremel) con qualcuno dei suoi accessori per
levigare. Con quello entri anche negli interstizi delle superfici più
complesse. Questi trapanini non hanno una grande potenza ma un'altissima
velocità, che per levigare forse è l'ideale.
Concludo con una considerazione un po' triste, considerando dove ci
troviamo ;-) Levigare la superficie di un ciottolo marino gli fa perdere
una delle caratteristiche morfoscopiche utili a ricostruirne la natura e la
storia. In pratica un reperto geologico diventa bigiotteria. Temo che sia
così anche per i fossili...
Adriano
In verità il mio interesse più che per i ciottoli, quello che mi
interessa è levigare sezioni di roccia di qualsiasi genere che possa
nascondere inaspettate e straordinarie forme artistiche. Nel caso dei
tronchi fossili ad esempio, le esplosioni di colori e di forme sono
stupende e soprattutto proprio in questo caso la lucidatura ti
permette di leggerne meglio la sezione anche da un punto di vista
scentifico. Alcune rocce sedimentarie dopo la lucidatura, permettono
una lettura perfetta dei vari strati. In definitiva quello che mi
affascina è poter andare a caccia di pietre, sezionarle e scoprire la
loro arte nascosta.
Se riesco nel mio intento magari ti mando anche qualche foto :)
A presto,
Roberto
Adriano
2007-04-21 09:01:43 UTC
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Ho capito, allora vai con la ruota e la pasta abrasiva!
Io ho lucidato due superfici perpendicolari di una breccia nummulitica,
lasciando grezzo il resto della superfice che, esposta alle intemperie,
aveva subìto un'erosione differenziata. In questo modo dalla roccia grezza
sporgono le superfici lenticolari delle bestioline mentre le due superfici
lucide (una delle quali fa da base all'oggetto) evidenziano le sezioni dei
gusci (i gusci sono sedimentati con lo stesso orientamento). Ne è uscito un
bellissimo fermacarte... denso di scienza :-)
Mandaci le foto.

Ciao
Adriano


"Roberto" <***@tiscali.it> ha scritto nel messaggio news:***@l77g2000hsb.googlegroups.com...
On Apr 15, 3:46 pm, "Adriano" <***@tiscali.it>
wrote:

In verità il mio interesse più che per i ciottoli, quello che mi
interessa è levigare sezioni di roccia di qualsiasi genere che possa
nascondere inaspettate e straordinarie forme artistiche. Nel caso dei
tronchi fossili ad esempio, le esplosioni di colori e di forme sono
stupende e soprattutto proprio in questo caso la lucidatura ti
permette di leggerne meglio la sezione anche da un punto di vista
scentifico. Alcune rocce sedimentarie dopo la lucidatura, permettono
una lettura perfetta dei vari strati. In definitiva quello che mi
affascina è poter andare a caccia di pietre, sezionarle e scoprire la
loro arte nascosta.
Se riesco nel mio intento magari ti mando anche qualche foto :)
A presto,
Roberto

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