Jean Bart
2005-01-13 08:57:38 UTC
cOLPA DELL'ATOMICA O...DI HAARP ?
DI RENZO GABRIEL E PEPI KATONA
Milano, 06 Gennaio 2005 Spunta lipotesi dello tsunami come effetto di
una causa umana. Un esperimento atomico? Unarma segreta? Sembra che in
quei giorni nella zona di oceano nel quale si è scatenato il maremoto
assassino fossero in corso manovre navali segrete dellIndia. LIndia è
un Paese atomico. Cè chi parla di una connessione, lontana nello spazio
e nel tempo ma vicina dal punto di vista della delicata geologia delle
faglie, con gli esperimenti nucleari francesi di Mururoa. Chi sospetta
del sistema darma Haarp. Alcuni parlano di un incidente, di conseguenze
inattese, di un giocattolo sfuggito dalle mani di chi lo maneggiava. Per
avere un quadro completo proviamo a analizzare scientificamente le
certezze che conosciamo e le ipotesi che stanno affiorando in queste
ore.
Certezze
Il 23 settembre 1969, la Cina fece esplodere una bomba termonucleare
sotterranea in un poligono nella parte occidentale del Paese. Il 28
settembre, un terremoto colpì lo stato di Vittoria, nell'Australia
sud-orientale. Le scosse furono accompagnate da una serie di boati e da
apparizioni di luci verdi nel cielo. Il 28 e 30 maggio 1970 vi furono
test nucleari, e il 31 maggio la città di Chimbote, in Perù, fu
devastata da un terremoto che uccise 60.000 persone. Il 27 luglio 1976,
gli Usa fecero esplodere una carica da 20-150 chilotoni nel sottosuolo
del Nevada. Il giorno seguente, la città di Tang-shan (Cina) e 800.000
persone furono distrutte da un sisma che fu valutato di magnitudine 8,2
nella scala Richter.
Il 13 e 15 settembre avvennero test nucleari sotterranei, il 16
settembre un terremoto (7,7 Richter) rase al suolo la città iraniana di
Tabas, con 25.000 morti. Il 5 novembre 1988 la Francia realizzò nelle
acque dell'atollo di Mururoa un'esplosione nucleare di 50 chilotoni. Il
giorno successivo, un violento terremoto (7,6 Richter) sconvolse la
provincia cinese dello Yunnan, provocando circa 600 vittime. Il 24
novembre dello stesso anno, la Francia eseguì un'identica esplosione.
Un terremoto (6 Richter) colpì il Canada e gli Stati Uniti del nord-est
il giorno seguente; mentre il 26 novembre ancora una volta una provincia
cinese, Qin-ghai, fu scossa da un sisma. E ancora: il 4 dicembre 1988,
l'Urss fece detonare una bomba nucleare di potenza stimata fra i 20 ed i
150 chilotoni in una base del circolo polare artico. Il 7 dicembre,
l'Armenia fu squassata da un terremoto (6,9 Richter) che uccise 60.000
persone e lasciò mezzo milione di senzatetto. Il 22 gennaio 1989,
unesplosione sperimentale (20-150 chilotoni) fu effettuata nel
Kazakistan nordorientale; il giorno successivo il terremoto nel
Tagikistan sovietico fece più di 200 morti. Il 23 giugno 1992, gli
americani fecero scoppiare l'ennesima bomba nucleare sotterranea; il 28
giugno, due terremoti di insolita violenza (7,4 e 6,5 Richter) colpirono
il sud della California.
Sono solo coincidenze fra atomiche e terremoti?
Curiose coincidenze? Per molti sismologi la risposta è sicuramente sì.
Riley Geary, del Caltech, afferma che i dati non rivelano un legame tra
esplosioni e sismi, e per Robert-Carmichael, geologo della lowa
University, l'ipotesi di un nesso causale tra bombe sotterranee e
terremoti, è "una frode scientifica, paragonabile alla magia o
all'astrologia".
Eppure altri dati, del tutto scientifici, indicano che questo legame è
molto più che una fantasia o una superstizione. Il professor Gary T.
Whiteford, docente di geografia all'Università di Brunswick in Canada,
ha scoperto che i terremoti con magnitudine da 6 a 6,5 Richter sono più
che raddoppiati da quando hanno avuto inizio i test nucleari
sotterranei. Infatti, tali sismi furono 1.164 fra il 1900 ed il 1949;
sono saliti a 2.844 tra il 1950 ed il 1988. Un significativo aumento è
registrato anche per i sommovimenti tellurici di magnitudine compresa
tra 6,5 e 7 Richter: furono 1.110 nel periodo 1900-1949; se ne contarono
1.465 tra il 1950 ed il 1988. Tali incrementi si sono verificati in
tutte le zone particolarmente sismiche del globo.
Ad esempio: la percentuale di tutti i terremoti (superiori o pari a 5,8
Richter) nelle Isole Aleutine era di 3,31 nel tempo precedente gli
esperimenti nucleari americani nel Nevada. Tale percentuale salì fino al
valore di 12,57 nel periodo dei test. Le isole Salomone e Nuova Bretagna
(Oceano Pacifico) erano sismicamente tranquille nella prima metà del
nostro secolo: la percentuale dei terremoti era di 2,98. Nell'epoca
delle bombe nucleari francesi a Mururoa questo valore è quasi
quintuplicato: 10,08. Anche l'isola di Vanuatu ha pagato un pesante
tributo alla grandeur nucleare francese. La sua percentuale di terremoti
era di 3,36 nell'arco di tempo 1900-1949; nel periodo seguente
contrassegnato dai test, tale cifra è balzata a 9,30.
Nell'isola Novaia Zemlia (a Nord della Siberia) non avvennero mai
violenti terremoti nel primo cinquantennio del secolo; da quando vi fu
costruita una base per esperimenti nucleari sovietici, si sono avute sei
scosse telluriche di grandezza pari o superiore a 5,8 Richter.
Più bombe, più sismi
In una visione globale si può rilevare che, nei primi cinquanta anni di
questo secolo, sono stati registrati 3.419 terremoti di magnitudine
uguale o superiore a 6 Richter, con una media di 68 all'anno. Dal 1950
al 1989, i terremoti in questione sono stati 4.963, con una media di 127
all'anno: il valore è quasi raddoppiato.
Il professor Whiteford ha compiuto inquietanti scoperte a proposito dei
cosiddetti "terremoti assassini" (killer quakes), cioè sismi che
provocano almeno 1.000 vittime. "Nel corso di 37 anni di sperimentazione
nucleare, venti dei trentadue terremoti assassini, ovvero il 62,5%,
avvennero lo stesso giorno o entro quattro giorni dal test".
Dati allarmanti provengono anche da uno studio di due scienziati
giapponesi, Shigeyoshi Matsumae e Yoshio Kato, della Tokai University di
Tokio: "Fenomeni anomali meteorologici, terremoti e la variazione
dell'asse terrestre sono notevolmente correlati ai test atmosferici e
sotterranei. Essi hanno causato un aumento della temperatura
dell'esosfera terrestre da 100 a 150 gradi, che cresce in modo abnorme
immediatamente dopo un test nucleare. Ad esempio, è stato scoperto che
la temperatura assoluta salì da 70 ad 80 gradi dopo un test sovietico
che fu rilevato dalla stazione d'osservazione da Uppsala, il 23 agosto
1975". Similmente, un continuo e drastico rialzo della temperatura fu
osservato in occasione di una fitta serie di sei esplosioni sperimentali
avvenute tra il 18 ed il 29 ottobre 1975".
E concludono: "La temperatura dell'atmosfera è cambiata dai test
nucleari, un cambiamento che neppure il sole potrebbe produrre. Si può
facilmente immaginare quali effetti abbia tutto ciò sulle condizioni
meteorologiche della terra".
Altri autori riferiscono di alcuni documenti che rimarcherebbero la
pericolosità di effettuare sperimentazioni nucleari nel suolo a
profondità superiori ai 5000 metri e segnatamente in zone ad evidente
rischio sismico. In particolare se posti nelle aree descritte dalla
faglia sud orientale, caratterizzata da unelevata instabilità.
Larma Haarp (che esiste davvero)
In questi anni malati di catastrofismo apocalittico e di cospirologia
pesata a chili, è facile anche mettere sotto accusa larma
elettromagnetica Haarp che genera aurore boreali, cambia il clima e
scatena maremoti. Larma Haarp (High frequency Active Auroral Research
Program) sviluppata dallo scienziato statunitense Bernard J. Istlund e
in contemporanea anche dallUrss (quando esisteva) consiste in un obice
virtuale elettromagnetico che ionizza laria e crea una forma di plasma
nell'atmosfera, nella ionosfera e nella magnetosfera.
Negli anni 70 Usa e Urss siglarono unintesa che imponeva la
proibizione di studiare sistemi geofisici con finalità militari. La Duma
di Mosca negli ultimi mesi ha ravvisato una minaccia nella continuazione
degli studi statunitensi.
La base di Gokona
Secondo alcuni esperti russi
(http://www.russianla.com/archive/j-article.php?.id=8629) il sistema
Haarp è proprio allorigine dello tsunami dellOceano Indiano poiché a
dispetto degli accordi si è continuato a studiare e a sperimentare
lutilizzo militare dei fortissimi campi elettromagnetici, mascherati
come pura ricerca di fisica di base oppure come dual use civile e
militare.
Le emittenti di energia del piano Haarp si trovano in Norvegia
(Tromsoe), Alaska (base militare di Gokona) e in Groenlandia. I dettagli
sullimpianto di Gokona sono nel sito ufficiale
http://www.haarp.alaska.edu, che descrive come - dopo il primo sistema
di 48 antenne - sia in ultimazione un impianto di 180 antenne fornite
dalla Phazar.
Teoricamente, lo strumento è adeguato alla formazione di tifoni e
terremoti in qualunque area del mondo, ma anche di agire sui sistemi
informatici, elettronici e di comunicazione e infine di sconvolgere i
pensieri umani. Le ricorrenze di fenomeni anormali sul globo ha fatto
pensare che negli ultimi anni (soprattutto nel 2002) sia stata condotta
una campagna di prime sperimentazioni del sistema Haarp.
LHaarp come arma climatica
Il sito di informazione Nuovi Mondi Media riporta in un articolo dello
studioso Michel Chossudovsky sul controllo climatico a scopi militari.
Lesperto, il cui articolo in versione orginale è contenuto in
http://globalresearch.ca/articles/CHO409F.html, attribuisce alle
sperimentazioni di Haarp anche leffetto serra: gli Stati Uniti non
aderirebbero al Protocollo di Kyoto perché conoscerebbero la reale (e
diversa) origine del riscaldamento del globo.
Larticolo è riccamente documentato con testi originali, trattati
ufficiali e fotografie. L'aviazione americana afferma Chossudovski -
è in grado di manipolare il clima. Può addirittura provocare
inondazioni, uragani, siccità e terremoti. Il Dipartimento della Difesa
ha destinato elevate somme di denaro allo sviluppo e al perfezionamento
di queste tecnologie. La manipolazione climatica diverrà parte della
sicurezza interna e internazionale e sarà sfruttata in maniera
unilaterale... Sarà usata a scopi difensivi e offensivi e anche come
deterrente. La capacità di generare precipitazioni, nebbia e temporali e
di modificare il clima, e la creazione di un clima artificiale, fanno
parte di quelle tecnologie integrate che possono far aumentare la
capacità statunitense, o diminuire quella degli avversari, di ottenere
conoscenza, ricchezza e potere globale. (US Air Force. Air University of
the US Air Force, AF 2025 Final Report, http://www.au.af.mil/au/2025/
).
L'analisi del ricercatore descrive anche le aziende coinvolte nel
programma di ricerca e sviluppo. I catastrofisti e i cospirologi hanno
visto larma Haarp allorigine dellimpazzimento climatico in Paesi
nemici degli Usa: lalternarsi di carestie e nubifragi a Cuba o la
desertificazione dellAfganistan preventiva allattacco militare
classico, mentre nella Corea del Nord nel giugno 2001 si è verificata
una grande siccità (è piovuto un decimo della media), siccità che ha
indebolito le coltivazioni, mentre in ottobre la provincia di Kangwon
(media: 20 millimetri di pioggia nel mese di ottobre) ha visto cadere
400 millimetri dacqua in 12 ore.
La legge del Congresso
Stando alla proposta di legge Space preservation act discussa nel 2001
dal Congresso degli Stati Uniti lipotesi non è così remota: la proposta
del parlamentare Kucinich intende vietare proprio le armi che producono
terremoti, tempeste e maremoti.
Il testo è diponibile in
http://www.fas.org/sgp/congress/2001/hr2977.html e allarticolo 7,
comma III, si può leggere fra le armi da bandire ogni sistema directing
a source of energy (including molecular or atomic energy, subatomic
particle beams, electromagnetic radiation, plasma, or extremely low
frequency (ELF) or ultra low frequency (ULF) energy radiation) against
that object o ancora gli high altitude ultra llow frequency weapons
systems; plasma, electromagnetic, sonic, or ultrasonic weapons ed altri
sistemi i quali possano to damage space or natural ecosystems (such as
the ionosphere and upper atmosphere) or climate, weather, and tectonic
systems with the purpose of inducing damage or destruction.
I timori del Dipartimento della Difesa
Tantè che nellaprile 97 lallora segretario alla Difesa, William
Cohen, aveva immaginato: "Others (terrorists) are engaging even in an
eco-type of terrorism whereby they can alter the climate, set off
earthquakes, volcanoes remotely through the use of electromagnetic
waves (Passo riportato dal DoD News Briefing, Secretary of Defense
William S. Cohen, Q&A at the Conference on Terrorism, Weapons of Mass
Destruction, and U.S. Strategy, University of Georgia, Athens, Apr. 28,
1997).
Ad Aceh soccorsi o occupazione?
Un articolo interessante, ben documentato ma forzato nelle conclusioni è
quello pubblicato dal sito indipendente di Portland della rete di
Indymedia. Secondo larticolo (che si trova in
http://portland.indymedia.org/en/2004/12/307042.shtml; se ne raccomanda
la lettura anche per le interessantissime fotografie aeree delle zone
devastate dallonda, con il raffronto fra prima e dopo la catastrofe),
lo tsunami nellOceano Indiano è stato scatenato dagli Usa proprio con
lintento preciso di scardinare alcuni Paesi islamici come lIndonesia e
di occupare manu militari gli importantissimi campi petroliferi di Aceh.
A conferma della sua tesi, larticolo (davvero ricco di fotografie,
documenti e link) porta il fatto che la base militare di Diego Garcia,
unisola nellOceano Indiano a poca distanza dallepicentro del
terremoto, non abbia subito danni dallo tsunami. Inoltre, poche ore dopo
londa assassina già facevano rotta verso la devastazione di Aceh non i
soccorsi civili statunitensi bensì la portaerei Uss Abraham Lincoln con
12 elicotteri da guerra Cobra (si veda la conferenza stampa del Pacific
Command, in
http://www.defenselink.mil/news/Dec2004/n12292004_2004122905.html)
nonché lUss Bonhomme Richard con la squadra navale di sette unità e
2.100 marines, per unannessione militare dellarea petrolifera.
Il corpo di spedizione (o di soccorso) sarebbe guidato dal generale
Rusty Blackman, comandante del terzo corpo di spedizione dei marines di
stanza a Okinawa, già capo dei marines durante loperazione Iraqi
Freedom.
Ancora le atomiche sottomarine francesi
Lipotesi di uno tsunami artificiale è avanzata anche da Lila Rajiva
(giornalista di Baltimora) sul giornale Counterpunch
(http://www.counterpunch.org/rajiva12302004.html), che ricorda i test
atomici sottomarini condotti prima dagli Stati Uniti e poi dalla
Francia.
Gli esperimenti atomici condotti a Mururoa dai francesi nel 1979
(processo giudiziario contro il Governo francese numero T-219/95 R
promosso da Marie-Thérèse Danielsson, Pierre Largenteau e Edwin Haoa,
residenti a Tahiti, Polinesia francese) avevano provocato frane
sottomarine in un atollo già fratturato dalle precedenti esplosioni, con
conseguenti tsunami che avevano danneggiato anche la lontana isola di
Pitcairn. Dopo aver negato ogni connessione fra la bomba atomica e
londata, solamente nell85 le autorità francesi ammisero lincidente
del 25 luglio 79. Già durante la seconda guerra mondiale fu
sperimentata ricorda Counterpunch la bomba tsunami. Le prove, dai
modestissimi risultati, avvennero nel 44 e nel 45 al largo della Nuova
Zelanda, a Whangaparaoa.
Concludendo
Tante teorie senza risposta. Tante teorie, alcune suggestive, altre
semplici da smontare con semplici considerazioni conoscenze
scientifiche, altre ancora con fondamenti tecnologici e scientifici.
Destinate tutte a restare, per ora, senza risposta...
Renzo Gabriel Bonizzi
Pepi Katona
DI RENZO GABRIEL E PEPI KATONA
Milano, 06 Gennaio 2005 Spunta lipotesi dello tsunami come effetto di
una causa umana. Un esperimento atomico? Unarma segreta? Sembra che in
quei giorni nella zona di oceano nel quale si è scatenato il maremoto
assassino fossero in corso manovre navali segrete dellIndia. LIndia è
un Paese atomico. Cè chi parla di una connessione, lontana nello spazio
e nel tempo ma vicina dal punto di vista della delicata geologia delle
faglie, con gli esperimenti nucleari francesi di Mururoa. Chi sospetta
del sistema darma Haarp. Alcuni parlano di un incidente, di conseguenze
inattese, di un giocattolo sfuggito dalle mani di chi lo maneggiava. Per
avere un quadro completo proviamo a analizzare scientificamente le
certezze che conosciamo e le ipotesi che stanno affiorando in queste
ore.
Certezze
Il 23 settembre 1969, la Cina fece esplodere una bomba termonucleare
sotterranea in un poligono nella parte occidentale del Paese. Il 28
settembre, un terremoto colpì lo stato di Vittoria, nell'Australia
sud-orientale. Le scosse furono accompagnate da una serie di boati e da
apparizioni di luci verdi nel cielo. Il 28 e 30 maggio 1970 vi furono
test nucleari, e il 31 maggio la città di Chimbote, in Perù, fu
devastata da un terremoto che uccise 60.000 persone. Il 27 luglio 1976,
gli Usa fecero esplodere una carica da 20-150 chilotoni nel sottosuolo
del Nevada. Il giorno seguente, la città di Tang-shan (Cina) e 800.000
persone furono distrutte da un sisma che fu valutato di magnitudine 8,2
nella scala Richter.
Il 13 e 15 settembre avvennero test nucleari sotterranei, il 16
settembre un terremoto (7,7 Richter) rase al suolo la città iraniana di
Tabas, con 25.000 morti. Il 5 novembre 1988 la Francia realizzò nelle
acque dell'atollo di Mururoa un'esplosione nucleare di 50 chilotoni. Il
giorno successivo, un violento terremoto (7,6 Richter) sconvolse la
provincia cinese dello Yunnan, provocando circa 600 vittime. Il 24
novembre dello stesso anno, la Francia eseguì un'identica esplosione.
Un terremoto (6 Richter) colpì il Canada e gli Stati Uniti del nord-est
il giorno seguente; mentre il 26 novembre ancora una volta una provincia
cinese, Qin-ghai, fu scossa da un sisma. E ancora: il 4 dicembre 1988,
l'Urss fece detonare una bomba nucleare di potenza stimata fra i 20 ed i
150 chilotoni in una base del circolo polare artico. Il 7 dicembre,
l'Armenia fu squassata da un terremoto (6,9 Richter) che uccise 60.000
persone e lasciò mezzo milione di senzatetto. Il 22 gennaio 1989,
unesplosione sperimentale (20-150 chilotoni) fu effettuata nel
Kazakistan nordorientale; il giorno successivo il terremoto nel
Tagikistan sovietico fece più di 200 morti. Il 23 giugno 1992, gli
americani fecero scoppiare l'ennesima bomba nucleare sotterranea; il 28
giugno, due terremoti di insolita violenza (7,4 e 6,5 Richter) colpirono
il sud della California.
Sono solo coincidenze fra atomiche e terremoti?
Curiose coincidenze? Per molti sismologi la risposta è sicuramente sì.
Riley Geary, del Caltech, afferma che i dati non rivelano un legame tra
esplosioni e sismi, e per Robert-Carmichael, geologo della lowa
University, l'ipotesi di un nesso causale tra bombe sotterranee e
terremoti, è "una frode scientifica, paragonabile alla magia o
all'astrologia".
Eppure altri dati, del tutto scientifici, indicano che questo legame è
molto più che una fantasia o una superstizione. Il professor Gary T.
Whiteford, docente di geografia all'Università di Brunswick in Canada,
ha scoperto che i terremoti con magnitudine da 6 a 6,5 Richter sono più
che raddoppiati da quando hanno avuto inizio i test nucleari
sotterranei. Infatti, tali sismi furono 1.164 fra il 1900 ed il 1949;
sono saliti a 2.844 tra il 1950 ed il 1988. Un significativo aumento è
registrato anche per i sommovimenti tellurici di magnitudine compresa
tra 6,5 e 7 Richter: furono 1.110 nel periodo 1900-1949; se ne contarono
1.465 tra il 1950 ed il 1988. Tali incrementi si sono verificati in
tutte le zone particolarmente sismiche del globo.
Ad esempio: la percentuale di tutti i terremoti (superiori o pari a 5,8
Richter) nelle Isole Aleutine era di 3,31 nel tempo precedente gli
esperimenti nucleari americani nel Nevada. Tale percentuale salì fino al
valore di 12,57 nel periodo dei test. Le isole Salomone e Nuova Bretagna
(Oceano Pacifico) erano sismicamente tranquille nella prima metà del
nostro secolo: la percentuale dei terremoti era di 2,98. Nell'epoca
delle bombe nucleari francesi a Mururoa questo valore è quasi
quintuplicato: 10,08. Anche l'isola di Vanuatu ha pagato un pesante
tributo alla grandeur nucleare francese. La sua percentuale di terremoti
era di 3,36 nell'arco di tempo 1900-1949; nel periodo seguente
contrassegnato dai test, tale cifra è balzata a 9,30.
Nell'isola Novaia Zemlia (a Nord della Siberia) non avvennero mai
violenti terremoti nel primo cinquantennio del secolo; da quando vi fu
costruita una base per esperimenti nucleari sovietici, si sono avute sei
scosse telluriche di grandezza pari o superiore a 5,8 Richter.
Più bombe, più sismi
In una visione globale si può rilevare che, nei primi cinquanta anni di
questo secolo, sono stati registrati 3.419 terremoti di magnitudine
uguale o superiore a 6 Richter, con una media di 68 all'anno. Dal 1950
al 1989, i terremoti in questione sono stati 4.963, con una media di 127
all'anno: il valore è quasi raddoppiato.
Il professor Whiteford ha compiuto inquietanti scoperte a proposito dei
cosiddetti "terremoti assassini" (killer quakes), cioè sismi che
provocano almeno 1.000 vittime. "Nel corso di 37 anni di sperimentazione
nucleare, venti dei trentadue terremoti assassini, ovvero il 62,5%,
avvennero lo stesso giorno o entro quattro giorni dal test".
Dati allarmanti provengono anche da uno studio di due scienziati
giapponesi, Shigeyoshi Matsumae e Yoshio Kato, della Tokai University di
Tokio: "Fenomeni anomali meteorologici, terremoti e la variazione
dell'asse terrestre sono notevolmente correlati ai test atmosferici e
sotterranei. Essi hanno causato un aumento della temperatura
dell'esosfera terrestre da 100 a 150 gradi, che cresce in modo abnorme
immediatamente dopo un test nucleare. Ad esempio, è stato scoperto che
la temperatura assoluta salì da 70 ad 80 gradi dopo un test sovietico
che fu rilevato dalla stazione d'osservazione da Uppsala, il 23 agosto
1975". Similmente, un continuo e drastico rialzo della temperatura fu
osservato in occasione di una fitta serie di sei esplosioni sperimentali
avvenute tra il 18 ed il 29 ottobre 1975".
E concludono: "La temperatura dell'atmosfera è cambiata dai test
nucleari, un cambiamento che neppure il sole potrebbe produrre. Si può
facilmente immaginare quali effetti abbia tutto ciò sulle condizioni
meteorologiche della terra".
Altri autori riferiscono di alcuni documenti che rimarcherebbero la
pericolosità di effettuare sperimentazioni nucleari nel suolo a
profondità superiori ai 5000 metri e segnatamente in zone ad evidente
rischio sismico. In particolare se posti nelle aree descritte dalla
faglia sud orientale, caratterizzata da unelevata instabilità.
Larma Haarp (che esiste davvero)
In questi anni malati di catastrofismo apocalittico e di cospirologia
pesata a chili, è facile anche mettere sotto accusa larma
elettromagnetica Haarp che genera aurore boreali, cambia il clima e
scatena maremoti. Larma Haarp (High frequency Active Auroral Research
Program) sviluppata dallo scienziato statunitense Bernard J. Istlund e
in contemporanea anche dallUrss (quando esisteva) consiste in un obice
virtuale elettromagnetico che ionizza laria e crea una forma di plasma
nell'atmosfera, nella ionosfera e nella magnetosfera.
Negli anni 70 Usa e Urss siglarono unintesa che imponeva la
proibizione di studiare sistemi geofisici con finalità militari. La Duma
di Mosca negli ultimi mesi ha ravvisato una minaccia nella continuazione
degli studi statunitensi.
La base di Gokona
Secondo alcuni esperti russi
(http://www.russianla.com/archive/j-article.php?.id=8629) il sistema
Haarp è proprio allorigine dello tsunami dellOceano Indiano poiché a
dispetto degli accordi si è continuato a studiare e a sperimentare
lutilizzo militare dei fortissimi campi elettromagnetici, mascherati
come pura ricerca di fisica di base oppure come dual use civile e
militare.
Le emittenti di energia del piano Haarp si trovano in Norvegia
(Tromsoe), Alaska (base militare di Gokona) e in Groenlandia. I dettagli
sullimpianto di Gokona sono nel sito ufficiale
http://www.haarp.alaska.edu, che descrive come - dopo il primo sistema
di 48 antenne - sia in ultimazione un impianto di 180 antenne fornite
dalla Phazar.
Teoricamente, lo strumento è adeguato alla formazione di tifoni e
terremoti in qualunque area del mondo, ma anche di agire sui sistemi
informatici, elettronici e di comunicazione e infine di sconvolgere i
pensieri umani. Le ricorrenze di fenomeni anormali sul globo ha fatto
pensare che negli ultimi anni (soprattutto nel 2002) sia stata condotta
una campagna di prime sperimentazioni del sistema Haarp.
LHaarp come arma climatica
Il sito di informazione Nuovi Mondi Media riporta in un articolo dello
studioso Michel Chossudovsky sul controllo climatico a scopi militari.
Lesperto, il cui articolo in versione orginale è contenuto in
http://globalresearch.ca/articles/CHO409F.html, attribuisce alle
sperimentazioni di Haarp anche leffetto serra: gli Stati Uniti non
aderirebbero al Protocollo di Kyoto perché conoscerebbero la reale (e
diversa) origine del riscaldamento del globo.
Larticolo è riccamente documentato con testi originali, trattati
ufficiali e fotografie. L'aviazione americana afferma Chossudovski -
è in grado di manipolare il clima. Può addirittura provocare
inondazioni, uragani, siccità e terremoti. Il Dipartimento della Difesa
ha destinato elevate somme di denaro allo sviluppo e al perfezionamento
di queste tecnologie. La manipolazione climatica diverrà parte della
sicurezza interna e internazionale e sarà sfruttata in maniera
unilaterale... Sarà usata a scopi difensivi e offensivi e anche come
deterrente. La capacità di generare precipitazioni, nebbia e temporali e
di modificare il clima, e la creazione di un clima artificiale, fanno
parte di quelle tecnologie integrate che possono far aumentare la
capacità statunitense, o diminuire quella degli avversari, di ottenere
conoscenza, ricchezza e potere globale. (US Air Force. Air University of
the US Air Force, AF 2025 Final Report, http://www.au.af.mil/au/2025/
).
L'analisi del ricercatore descrive anche le aziende coinvolte nel
programma di ricerca e sviluppo. I catastrofisti e i cospirologi hanno
visto larma Haarp allorigine dellimpazzimento climatico in Paesi
nemici degli Usa: lalternarsi di carestie e nubifragi a Cuba o la
desertificazione dellAfganistan preventiva allattacco militare
classico, mentre nella Corea del Nord nel giugno 2001 si è verificata
una grande siccità (è piovuto un decimo della media), siccità che ha
indebolito le coltivazioni, mentre in ottobre la provincia di Kangwon
(media: 20 millimetri di pioggia nel mese di ottobre) ha visto cadere
400 millimetri dacqua in 12 ore.
La legge del Congresso
Stando alla proposta di legge Space preservation act discussa nel 2001
dal Congresso degli Stati Uniti lipotesi non è così remota: la proposta
del parlamentare Kucinich intende vietare proprio le armi che producono
terremoti, tempeste e maremoti.
Il testo è diponibile in
http://www.fas.org/sgp/congress/2001/hr2977.html e allarticolo 7,
comma III, si può leggere fra le armi da bandire ogni sistema directing
a source of energy (including molecular or atomic energy, subatomic
particle beams, electromagnetic radiation, plasma, or extremely low
frequency (ELF) or ultra low frequency (ULF) energy radiation) against
that object o ancora gli high altitude ultra llow frequency weapons
systems; plasma, electromagnetic, sonic, or ultrasonic weapons ed altri
sistemi i quali possano to damage space or natural ecosystems (such as
the ionosphere and upper atmosphere) or climate, weather, and tectonic
systems with the purpose of inducing damage or destruction.
I timori del Dipartimento della Difesa
Tantè che nellaprile 97 lallora segretario alla Difesa, William
Cohen, aveva immaginato: "Others (terrorists) are engaging even in an
eco-type of terrorism whereby they can alter the climate, set off
earthquakes, volcanoes remotely through the use of electromagnetic
waves (Passo riportato dal DoD News Briefing, Secretary of Defense
William S. Cohen, Q&A at the Conference on Terrorism, Weapons of Mass
Destruction, and U.S. Strategy, University of Georgia, Athens, Apr. 28,
1997).
Ad Aceh soccorsi o occupazione?
Un articolo interessante, ben documentato ma forzato nelle conclusioni è
quello pubblicato dal sito indipendente di Portland della rete di
Indymedia. Secondo larticolo (che si trova in
http://portland.indymedia.org/en/2004/12/307042.shtml; se ne raccomanda
la lettura anche per le interessantissime fotografie aeree delle zone
devastate dallonda, con il raffronto fra prima e dopo la catastrofe),
lo tsunami nellOceano Indiano è stato scatenato dagli Usa proprio con
lintento preciso di scardinare alcuni Paesi islamici come lIndonesia e
di occupare manu militari gli importantissimi campi petroliferi di Aceh.
A conferma della sua tesi, larticolo (davvero ricco di fotografie,
documenti e link) porta il fatto che la base militare di Diego Garcia,
unisola nellOceano Indiano a poca distanza dallepicentro del
terremoto, non abbia subito danni dallo tsunami. Inoltre, poche ore dopo
londa assassina già facevano rotta verso la devastazione di Aceh non i
soccorsi civili statunitensi bensì la portaerei Uss Abraham Lincoln con
12 elicotteri da guerra Cobra (si veda la conferenza stampa del Pacific
Command, in
http://www.defenselink.mil/news/Dec2004/n12292004_2004122905.html)
nonché lUss Bonhomme Richard con la squadra navale di sette unità e
2.100 marines, per unannessione militare dellarea petrolifera.
Il corpo di spedizione (o di soccorso) sarebbe guidato dal generale
Rusty Blackman, comandante del terzo corpo di spedizione dei marines di
stanza a Okinawa, già capo dei marines durante loperazione Iraqi
Freedom.
Ancora le atomiche sottomarine francesi
Lipotesi di uno tsunami artificiale è avanzata anche da Lila Rajiva
(giornalista di Baltimora) sul giornale Counterpunch
(http://www.counterpunch.org/rajiva12302004.html), che ricorda i test
atomici sottomarini condotti prima dagli Stati Uniti e poi dalla
Francia.
Gli esperimenti atomici condotti a Mururoa dai francesi nel 1979
(processo giudiziario contro il Governo francese numero T-219/95 R
promosso da Marie-Thérèse Danielsson, Pierre Largenteau e Edwin Haoa,
residenti a Tahiti, Polinesia francese) avevano provocato frane
sottomarine in un atollo già fratturato dalle precedenti esplosioni, con
conseguenti tsunami che avevano danneggiato anche la lontana isola di
Pitcairn. Dopo aver negato ogni connessione fra la bomba atomica e
londata, solamente nell85 le autorità francesi ammisero lincidente
del 25 luglio 79. Già durante la seconda guerra mondiale fu
sperimentata ricorda Counterpunch la bomba tsunami. Le prove, dai
modestissimi risultati, avvennero nel 44 e nel 45 al largo della Nuova
Zelanda, a Whangaparaoa.
Concludendo
Tante teorie senza risposta. Tante teorie, alcune suggestive, altre
semplici da smontare con semplici considerazioni conoscenze
scientifiche, altre ancora con fondamenti tecnologici e scientifici.
Destinate tutte a restare, per ora, senza risposta...
Renzo Gabriel Bonizzi
Pepi Katona
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